Recensione sul “Narratore”, da “Il premio Comisso”, giovedì 10 maggio 2018

“Il lettore è attivo, costantemente impegnato nel gioco di ricollegare gli indizi sparsi sapientemente tra le righe, a inferire dal metalinguaggio e rimettere insieme i tasselli narrativi di un thriller infinito, esattamente come l’enorme puzzle in cartone che Sara cerca ostinatamente di completare. La suspense ti tiene incollato fino alla fine. (…) Ma la forza del romanzo sta soprattutto nel linguaggio originale e innovativo, nella ricerca quasi maniacale del vocabolo con neologismi (lumacare, spanteganare, donnamamma…) e metafore inconsuete che rivelano lo stile pionieristico dell’autrice.”

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